Dancity
Giampiero Stramaccia racconta Nameless in dieci brani.
Abbiamo vissuto davvero intensamente questa tre giorni di Dancity! Tra le lecture con Manuel Göttsching e Atom TM e un giro a Foligno, abbiamo chiesto a Giampiero Stramaccia di raccontarci il festival attraverso i brani secondo lui più rappresentativi e gli act più belli di questa edizione.
Bernardino Femminielli – Plaisirs Americains
È stato l’act che più ha incantato il Serendipity durante il venerdì sera del Festival. Una performance ammiccante, sulla quale puntavamo tantissimo e che si è rivelata, infatti, una delle chicche del Festival.
Gaussian Curve – Ride
I Gaussian Curve hanno realizzato il primo concerto dell’Auditorium S. Domenico, in apertura a Manuel Goettsching. Un viaggio ambient che ha totalmente immerso il pubblico in un’atmosfera profonda e intensa.
Mark Ernestus ‘Ndagga Rhythm Force – Yermande
Sicuramente uno dei live più entusiasmanti dell’undicesima edizione di Dancity, tanta energia e una grande empatia con il pubblico.
Palmbomen II – Cindy Savalas
Non abbiamo mai visto esplodere così tanto la Rec Room, la sala più piccola del Serendipity. Palmbomen II ha da subito riempito la pista, una situazione davvero bellissima.
Craig Leon – Nommos
Uno dei progetti originali Dancity, l’album Nommos di Craig Leon suonato con un quartetto d’archi locale: elegante ed emozionante.
Herva – Slam the Laptop
Il suo set potente ha chiuso nel migliore dei modi il secondo giorno del Festival.
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Manuel Göttsching
Christian Zingales racconta la storia dell'artista che ha messo una firma importante sulla musica elettronica.
Demdike Stare – Animal Style
Uno dei concerti più belli del Festival, presentato per la prima volta a Dancity: i visual di Michael England hanno avuto un ruolo fondamentale. Stupendo.
Marie Davidson – Naive to the bone
Marie Davidson all’inizio era a tesa perché sarebbe stata la prima artista ad esibirsi nell’Abside dell’Auditorium. Risultato: ha incendiato il dancefloor, con un live decisamente emozionante.
Hunee – Rare Happiness
Il meraviglioso set di chiusura del Festival che ha regalato sorrisi nel Chiostro. E poi, ancora più bello, è stato ritrovarsi con Hunee e Jamal Moss all’after, in 20, a ballare insieme, stanchi sì, ma contenti.
Señor Coconut – Around the World
Ritmi coinvolgenti che hanno fatto ballare il pubblico, estasiato per il ritorno, dopo diversi anni, del travolgente Señor Coconut!
Puoi ascoltare la playlist di Giampiero Stramaccia qui
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