TIMELESS - 02. EDMMARO
FARAONI, SFINGI E MASH UP IPERCONTEMPORANEI
“Credimi: mi sono sentito veramente in soggezione!”: è divertente sentirlo, perché a parlare così è uno dei più irriverenti producer italiani di musica elettronica, l’uomo che coi suoi mash up affilatissimi mette insieme il pop italiano più nazionalpopolare con sventagliate electro o dubstep o techno o (…aggiungete un genere iper-futuristico a vostra scelta); il tutto con una naturalezza quasi irreale, un sense of humour notevole e, soprattutto, con uno spessore musicale davvero di alto livello. Emerge dalla scena EDM – lo dichiara da solo nella scelta del nome d’arte: EDMMARO – ma di questa scena da un lato ne prende i canoni, dall’altro però li stravolge e li evolve in maniera assolutamente geniale, spessissimo con dei sottotesti e giochi ironici che è meraviglioso saper cogliere se sei un appassionato della scena e ne conosci i pregi e i difetti. Ma, al tempo stesso, la sua musica puoi anche prenderla “così com’è”, senza cercare significati sofisticati, e divertirti tanto, divertirti tantissimo.
Non è un caso che EDMMARO sia un idolo assoluto di Nameless Music Festival, da anni. Un idolo nato sul semplice passaparola e sull’esplosività dei suoi set che, edizione dopo edizione, si sono guadagnati a furor di popolo slot sempre più centrali, da peak time del festival. Perché davvero: se sei lì per divertirti, ti diverti come un pazzo. Se sei lì e hai invece voglia di andare oltre il divertimento, i rimandi, le citazioni, gli stravolgimenti sono fantastici. E sono unici nella scena. Insomma: alla ricerca delle bellezze e delle eccellenze italiane, nel viaggio congiunto di Molinari e Nameless, EDMMARO aveva un posto assicurato, non poteva non esserci. Però appunto, è divertente: l’abbiamo messo in soggezione. Ci siamo riusciti. E siamo riusciti pure a sorprenderlo: “Non avrei mai, mai, mai e poi mai pensato di poter arrivare a suonare in un posto così incredibile”.
Del resto questa è la magia voluta e cercata da Timeless. Creare cortocircuiti virtuosi. Valorizzare eccellenze, mescolando quelle storiche, consolidate e iconiche con quelle emergenti, atipiche, innovative. In maniera inedita. Dj/producer della musica più attuale, contemporanea e immaginifica che suonano in location dal valore incredibile, dal valore – appunto – senza tempo.
Timeless. Torino, seconda tappa dopo la magica partenza sul Lago di Como, a Varenna, ci ha portato nella suggestione senza fine del Museo Egizio. Non c’è bisogno di troppe presentazioni: una delle istituzioni museali più importanti al mondo. Uno scrigno incredibile di storia e cultura. È lì che si è trovato catapultato EDMMARO: “Suonare la mia musica accanto a due sfingi autentiche, con dietro la statua di un faraone… ancora adesso se ci penso non ci credo. È di sicuro il posto più incredibile dove mi sia esibito finora! Un posto dove senti davvero tanto il peso della cultura. Ho fatto del mio meglio per provare a onorarlo. Ho ‘aggiustato’ il mio set, ho messo rimandi a suoni e soluzioni che di solito non uso, proprio per provare a evocare la ricchezza di civiltà che mi circondava”. Ma senza rinunciare ad essere se stesso: “Chiaro, i mash up non sono mancati! Tipo quello costruito attorno a ‘Kobra’ della Rettore, tanto per stare in tema di iconografia egizia…”.
Un evento speciale, in un posto speciale, ma anche in un periodo particolare. “Non me la sono vissuta benissimo questa cosa del lockdown, lo ammetto. Mi è mancato moltissimo poter socializzare con le persone. In generale, a stare chiuso in casa in qualche maniera un po’ mi spengo, mi vengono a mancare stimoli. Questo di Timeless è stato il mio primo set in assoluto dopo la lunga pausa forzata: prepararlo mi ha dato veramente una serie infinita di stimoli ed emozioni, considerando appunto quanto era fuori dall’ordinario e in quale luogo pazzesco andava a planare”. Un luogo che è un assoluto orgoglio per l’Italia e per chiunque ami assaporare, “sentire” e studiare la ricchezza delle civiltà, l’evoluzione delle nostre culture. Se Timeless è un viaggio alla ricerca dei luoghi più preziosi, importanti e delle culture più vive, il secondo episodio ha messo in campo energie fortissime. Energie da felice, felicissima “…soggezione”.
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